Senato, stop a esami di riparazione
Calderoli:"Tocca a Parlamento decidere"
Dopo le manifestazioni di piazza dei giorni scorsi arriva dal Senato un aiuto agli studenti contrari alla reintroduzione degli esami di riparazione voluta dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni. Il vicepresidente dell'assemblea, Roberto Calderoli, ha fatto sapere che "è stato approvato alla quasi totale unanimità, un ordine del giorno, che sottolinea l'improprietà dell'intervento del ministro e riporta la materia al Parlamento".
Poi Roberto Calderoli ha aggiunto: "Il ministro Fioroni aveva surrettiziamente reintrodotto, chiamandoli in forma diversa, attraverso un semplice atto amministrativo come un decreto ministeriale, gli esami di riparazione, i famosi esami di settembre, cosa che aveva determinato la massiccia protesta del mondo studentesco". Quindi l'ex ministro spiega: "Ma gli esami di riparazione sono stati aboliti per legge e quindi chiunque voglia reintrodurli deve far approvare una legge in tal senso da parte del Parlamento, che non può essere espropriato di questo potere decisionale".
Fioroni:"Non tornano gli esami di riparazione"
Non c'è nessuna reintroduzione degli esami di riparazione, ma una rimodulazione dei tempi per il recupero dei debiti formativi. Lo ha chiarito il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, durante il question time. Il ministro ha anche spiegato che è obbligatorio che le scuole organizzino i corsi di recupero aggiungendo che sono stati stanziati circa 200 mln di euro e prevista una retribuzione di 50 euro l'ora per i docenti coinvolti nei corsi.
Fioroni, accennando a "informazioni distorte" e "strumentalizzazioni prive di fondamento", ha ricordato che gli esami di riparazione vecchio stile (con commissione esaminatrice, prove prescritte e spese per le ripetizioni a carico delle famiglie) sono stati abrogati nel '95 e avrebbero potuto essere ripristinati soltanto con una legge.
Ha quindi precisato che il decreto da lui varato prevede, invece, una rimodulazione dei tempi per il recupero dei debiti formativi in base alla legge che ha rinnovato gli esami di maturità e che prevede la certificazione da parte del consiglio di classe del superamento dei debiti per poter accedere all'esame di maturità.
GRAZIE CALDEROLI!!!!!!!!!!
Il blog della Libertà,dei giovani non comunisti,dei giovani federalisti e cattolici per il partito unitario del centrodestra
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18 commenti:
grazie Calderoli??
Calderoli quello della maglietta?
VAVAFFF!!!!
RIDI RIDI CHE LA MAMMA HA FATTO GLI GNOCCHI.
RIMARRETE ALL'APPOSIZIONE PER MOLTO MOLTO MOLTO TEMPO!
(MAGARI PUOI CONSOLARTI CON IL COMUNE DI ALSERI)
E QUESTO?
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12 ottobre 2005
Secondo gli organizzatori, 250.000 studenti sono scesi nelle strade di molte città italiane per manifestare contro la riforma della scuola promossa dal Ministro dell'istruzione Letizia Moratti. La manifestazione è stata indetta dall'Unione degli Studenti in collaborazione con Studenti di Sinistra e Rete Studenti Sempre Ribelli. I manifestanti chiedono il ripristino dell'obbligo scolastico fino a 16 anni, il diritto allo studio, più democrazia e più partecipazione all'interno della scuola. Pertanto esigono la "cancellazione immediata della riforma Moratti".
A scendere in piazza a Milano sono stati 10.000 (1.200 per la questura); a Roma 8.000; a Trieste 2.500; a Torino 3.000; a Bologna 5.000; a Firenze 10.000; a Napoli 30.000; a Salerno 15.000; a Cosenza 3.000; a Palermo 20.000; a Siracusa 3.000; a Messina 3.000; a Barletta 3.000; a Campobasso 2000; a Sorrento 2.000; a Parma 2.000; ad Andria 2.000.
A Milano gli studenti hanno lanciato diversi fumogeni colorati e si è svolta un occupazione simbolica dell'albergo Pierre in via De Amicis accusato «di aver usato molto personale precario e diversi stagisti durante la stagione». Fortunatamente tutto si è risolto e gli studenti hanno proseguito la manifestazione. A Bari, invece, gli studenti hanno occupato occupato il complesso scolastico in via Fanelli, che ospitava la sede succursale del liceo classico statale Socrate da tempo chiuso, perché dichiarato inagibile.
E QUESTO?
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12 ottobre 2005
Secondo gli organizzatori, 250.000 studenti sono scesi nelle strade di molte città italiane per manifestare contro la riforma della scuola promossa dal Ministro dell'istruzione Letizia Moratti. La manifestazione è stata indetta dall'Unione degli Studenti in collaborazione con Studenti di Sinistra e Rete Studenti Sempre Ribelli. I manifestanti chiedono il ripristino dell'obbligo scolastico fino a 16 anni, il diritto allo studio, più democrazia e più partecipazione all'interno della scuola. Pertanto esigono la "cancellazione immediata della riforma Moratti".
A scendere in piazza a Milano sono stati 10.000 (1.200 per la questura); a Roma 8.000; a Trieste 2.500; a Torino 3.000; a Bologna 5.000; a Firenze 10.000; a Napoli 30.000; a Salerno 15.000; a Cosenza 3.000; a Palermo 20.000; a Siracusa 3.000; a Messina 3.000; a Barletta 3.000; a Campobasso 2000; a Sorrento 2.000; a Parma 2.000; ad Andria 2.000.
A Milano gli studenti hanno lanciato diversi fumogeni colorati e si è svolta un occupazione simbolica dell'albergo Pierre in via De Amicis accusato «di aver usato molto personale precario e diversi stagisti durante la stagione». Fortunatamente tutto si è risolto e gli studenti hanno proseguito la manifestazione. A Bari, invece, gli studenti hanno occupato occupato il complesso scolastico in via Fanelli, che ospitava la sede succursale del liceo classico statale Socrate da tempo chiuso, perché dichiarato inagibile.
studenti in piazza contro la riforma Moratti
Per la prima volta dopo 7 anni unite le sigle studentesche della sinistra a pochi giorni dall'approvazione del decreto sulle superiori
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ROMA - Decine di migliaia di studenti in diverse città italiane hanno dato vita a cortei e manifestazioni contro il riordino della secondaria superiore all'indomani del parere favorevole della commissione Cultura della Camera e a pochi giorni dal termine per l'approvazione del decreto sulla secondaria superiore. L'organizzazione è a carico di Unione degli studenti, Rete studenti sempre ribelli e Studenti di sinistra: per la prima volta dopo 7 anni tutte le componenti degli studenti di sinistra tornano a manifestare insieme. Gli studenti chiedono il ripristino dell'obbligo scolastico fino a 16 anni, il diritto allo studio, più democrazia e partecipazione all'interno della scuola, e lotta all'abbandono scolastico. Gli studenti chiedono che chi si propone come alternativa di governo si impegni per «la cancellazione immediata della riforma Moratti».
(Foto Eidon)
I CORTEI - I primi numeri forniti dagli organizzatori indicano 20 mila ragazzi in piazza a Palermo, 15 mila a Salerno, 10 mila a Milano (1.200 per la questura) e a Firenze, 8 mila a Roma, 3 mila Torino.
A Milano durante il corteo sono stati lanciati dagli studenti diversi fumogeni colorati e si è svolta un'occupazione simbolica dell'albergo Pierre in via De Amicis accusato «di aver usato molto personale precario e diversi stagisti durante la stagione». Tutto si è risolto in pochi minuti senza problemi e gli studenti hanno proseguito il loro percorso. A Bari è stato occupato dagli studenti il complesso scolastico in via Fanelli, che ospitava la sede succursale del liceo classico statale Socrate da tempo chiuso, perché dichiarato inagibile
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Studenti in piazza contro la riforma Moratti
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A Milano durante il corteo sono stati lanciati dagli studenti diversi fumogeni colorati e si è svolta un'occupazione simbolica dell'albergo Pierre in via De Amicis accusato «di aver usato molto personale precario e diversi stagisti durante la stagione». Tutto si è risolto in pochi minuti senza problemi e gli studenti hanno proseguito il loro percorso. A Bari è stato occupato dagli studenti il complesso scolastico in via Fanelli, che ospitava la sede succursale del liceo classico statale Socrate da tempo chiuso, perché dichiarato inagibile
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A Milano durante il corteo sono stati lanciati dagli studenti diversi fumogeni colorati e si è svolta un'occupazione simbolica dell'albergo Pierre in via De Amicis accusato «di aver usato molto personale precario e diversi stagisti durante la stagione». Tutto si è risolto in pochi minuti senza problemi e gli studenti hanno proseguito il loro percorso. A Bari è stato occupato dagli studenti il complesso scolastico in via Fanelli, che ospitava la sede succursale del liceo classico statale Socrate da tempo chiuso, perché dichiarato inagibile
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A Milano durante il corteo sono stati lanciati dagli studenti diversi fumogeni colorati e si è svolta un'occupazione simbolica dell'albergo Pierre in via De Amicis accusato «di aver usato molto personale precario e diversi stagisti durante la stagione». Tutto si è risolto in pochi minuti senza problemi e gli studenti hanno proseguito il loro percorso. A Bari è stato occupato dagli studenti il complesso scolastico in via Fanelli, che ospitava la sede succursale del liceo classico statale Socrate da tempo chiuso, perché dichiarato inagibile
12 ottobre 2005
il fatto che associazioni di sinistra protestino contro una riforma di un governo di centrodestra è normale....venerdi 300.000 studenti di tutte le fedi politiche hanno protestato contro fioroni..,..e scusami sulla scuola il mio futuro nn faccio dx e sinistra...
Calderoli è l'unico che riesce ad abbinare il colore della cravatta con quello dei denti... e pensare che è un dentista (Chissa se le faceva le fatture???)
Ringrazierò Calderoli solo il giorno che andrà a fare politica su Marte, forse lì troverà anche qualcuno che gli assomiglia (per capire guardare Mars Attacks)
Dicono i Mussulmani che non costrurinna mai una mecca dove per giorni ha pascolato Calderoli!
quella parola incomprensibile è da leggersi "costruiranno"
quella parola incomprensibile è da leggersi "costruiranno"
Ops, a fare troppe cose insieme... mecca leggasi moschea.
Ops, a fare troppe cose insieme... mecca leggasi moschea.
l'unica cosa che mi rincuora è che tra cento anni esseri come calderoli saranno cibo per i vermi e tutti lo avranno dimenticato perchè la sua presenza nei nostri giorni è stata inutile ed insignificante. Calderoli, sei il nulla!
be se vogliamo dirlo di calderoli che lo stimo potremo dire cosi anche di prodi,d'alema,fassino,diliberto,bertinotti persone indegen di sedere in parlamento
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