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venerdì 23 febbraio 2007

Pugno al dissidente Rossi:SONO RIDICOLI

Drammatico faccia a faccia con cazzotto sull'Eurostar Roma-Milano tra Ferdinando Rossi, il dissidente che ha votato contro Prodi, e il segretario del Comunisti Italiani toscano, Nino Frosini, che appena se l'è visto di fronte gli ha sferrato un pugno. Naturalmente Frosini si difende, "solo un buffetto", e a sostenere le ragioni di quel gesto estremo scende in campo anche Diliberto che dice di comprenderne nonostante tutto la rabbia.

Ferdinando Rossi, senatore uscito di recente dai Comunisti italiani e approdato come indipendente nei Consumatori, sta passando un momento delicato. Dopo aver fatto parte del gruppetto dei sei dissidenti che hanno silurato Prodi, e, da quel momento, aver passato la maggior parte del suo tempo a discolparsi con compagni di coalizione e giornali, adesso non trova pace nemmeno sui treni. Il fattaccio sull'Eurostar delle 18 e 30, appena partito dalla stazione Termini.

Il senatore è seduto in prima classe e si trova di fronte il segretario del Pdci toscano, Nino Frosini entrato improvvisamente nello scompartimento. I due ex compagni di partito si riconoscono. Scende il silenzio, poi Frosini dice ai suoi: "Andiamo via, che io con questo qui non ci voglio stare". Poi, la situazione degenera, volano parole grosse, ed è a questo punto che succede il fattaccio. Racconta Rossi: "Prima mi ha puntato il dito contro l'occhio, io mi sono girato e lui me l'ha infilato nell'orecchio. Alla fine mi ha tirato un bel cazzottone sulla testa". Racconta Frosini: "Macché cazzottone in faccia, Gli ho dato una manata e l'ho colpito al naso con il dorso dell'indice. Tutto qua".

L'episodio rimbalza a Palazzo Chigi e viene ripreso da Oliviero Diliberto. Alla fine una breve dichiarazione che Diliberto consegna ai cronisti: "Non giustifico in alcun modo il gesto di Frosini e deploro ogni forma di violenza, ma l'esasperazione alimentata dal comportamento di Rossi e dal tradimento del mandato elettorale se non giustifica aiuta a comprendere l'arrabbiatura dei nostri compagni".

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