Il blog della Libertà,dei giovani non comunisti,dei giovani federalisti e cattolici per il partito unitario del centrodestra

mercoledì 21 novembre 2007

PARTITO DELLA LIBERTA': L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE SU VIVICANTU

Alleluia!!! Quello che noi auspichiamo da sempre è divenuta realtà…
Ieri da Piazza san Babila Silvio Berlusconi ha annunciato una rivoluzione copernicana della politica: De profundis a Forza Italia,CDL e bipolarismo e dà vita ad un nuovo partito dei moderati…
Finalmente ha capito che doveva lasciare quegli alleati spesso troppo riottosi e astiosi nei suoi confronti…Che hanno causato,e forse cercato,la sconfitta alle politiche del 2006 per cercare di pensionare Silvio Berlusconi,ma non ce l’hanno fatta…
Adesso Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini dovranno andare soli…E vedremo cosa faranno…Ieri è finita la CDL capace di andare 2 volte al governo in 13 anni e di fare delle riforme che rimangono giustissime…
E’ stata la stagione nata per evitare una salita al governo dei comunisti nel 1994 culminata in grandissimi partiti che hanno fatto la storia ma che è giusto che scompariscono…Ieri Berlusconi ha aperto al proporzionale tedesco…non ho nulla contro il sistema tedesco…dico solo che potrebbe creare situazioni come quella che abbiamo in Italia da un anno e mezzo con Prodi…condivido il non vincolo di coalizione ma ci deve essere governabilità…o si va con questo sistema con il premio di maggioranza senò ben venga il referendum..
E’ ora che gente come Mastella che prende 500.000 voti se ne vadino a casa…è impensabile che un partito con 3 senatori come è l’UDEUR possa decidere se tenere in piedi o mandare a casa un governo…La nascita di questo grandissimo partito del centrodestra e la nascita del PD portano ad una via che noi della OLD,e io personalmente,desideriamo da sempre…cioè un bipartitismo americano…Due partiti ci vogliono in Italia,tre al massimo…

E allora adesso con gli ex alleati cosa bisogna fare?
Consiglierei a Berlusconi di tenere comunque i rapporti buoni con tutti…comunque dobbiamo ricordare che dobbiamo mandare a casa Prodi e anche per le amministrazioni locali…

Berlusconi ha fatto bene a fare il funerale alla CDL…era un vero disastro…un caos…adesso trattiamo con il PD per le riforme e se necessario Forza Italia deve proporre un governo di larghe intese al PD( un po’ come CDU e SPD in Germania) e arrivare ad una riforma come negli USA dove si assegna il premio di maggioranza alla lista più votata…e i partitini se vogliono rimangono in Parlamento ma a titolo così sportivo…Può sembrare antidemocratico però ci vuole governabilità…
Dovrà essere un partito snello nella struttura,spero giovane…auspico l’elezione di una assemblea costituente…dove tutti i militanti di qualsiasi età possano candidarsi essere eletti e dire la loro…che sia un vero partito del popolo e della libertà…adesso festeggiamo per l’annuncio da domani iniziamo con il manifesto politico….

Alessio Pinato
Presidente OLD-Prov.di Como

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Pinna invece di eccitarti per tutto quello che fa lo psiconano, rispondi ai commenti del post precedente... e chiedi scusa per aver sbagliato il cognome!!!

Anonimo ha detto...

Fonte beppegrillo.it

Tutti sanno che Forza Italia è (era?) un partito di plastica. Lo psiconano lo ha confermato domenica. Un partito non si scioglie per volontà di una sola persona. Si tiene di solito un congresso degli eletti, si discute del programma, del nuovo nome. Poi si decide a maggioranza. Così avviene nelle democrazie. Nessuno dei suoi sottopancia, reggicoda, portaborse ha fiatato. E si capisce, senza di lui dove vanno? Sono semplici cortigiani.Il suo partito, comunque lo voglia chiamare, è suo di lui, proprietà privata, una organizzazione telecratica con obiettivi di controllo e di lucro.
I partiti hanno ucciso quel poco che era rimasto della democrazia eliminando il voto di preferenza. La prima azione dell’Unione doveva essere la restituzione di un diritto fondamentale ai cittadini: quello di scegliersi il candidato. Non è successo. Ora si discute di proporzionale alla tedesca, di maggioritario alla svizzera e di doppio turno alla francese. Ma di cosa stanno farneticando? Nel 2005 avete adottato la messa in c..o all’italiana con la nuova legge elettorale, di questo dovete parlare.
Nessuno che faccia una premessa, che dica che se si copiano i meccanismi elettorali di una democrazia bisogna adottarne prima le basi, i fondamentali.
Ed è un punto cardine in Germania, in Spagna, in Francia, in ogni Paese degno di questo nome, che non si può avere una presenza dominante nell’informazione e, allo stesso tempo, fare politica. Per gli altri partiti è come combattere contro il campione dei pesi massimi con un braccio legato dietro alla schiena.
Il fenomeno Berlusconi non è compatibile con la democrazia. I suoi giornali, le sue televisioni non sono compatibili con la sua presenza in politica. Di questo devono discutere subito Veltroni, Prodi, Fini, Bertinotti e tutti gli altri: di una informazione democratica, non di sigle e percentuali. Ma non lo faranno perchè, anche loro, ne hanno dei benefici.
La democrazia è diventata marketing. Lo Stato è fuori dal controllo dei cittadini. Riprendiamoci l’informazione.

Anonimo ha detto...

Allora, facciamo due conti. L'uomo superenalotto (lo chiamo così perchè spara numeri a caso), ha detto di aver raccolto 8 milioni di firme!!! Se facciamo un conto della serva (e dei servi), con 8 mila comuni in Italia, sognifica una media di 1000 votanti per comune. Se per firmare, prendere i documenti escambiare due parole contiamo circa un minuto a firma, arriviamo a sedici ore continuate di raccolta firme!!!!! Io le file ai baracchini del partito con più pregiudicati del mondo non le ho viste. E tu Pinna???

Anonimo ha detto...

Un articolo che schiarisce un poco le idee preso da www.centomovimenti.com e scritto da Gualdo Anselmi.
L’annuncio a Milano della nuova formazione politica di Berlusconi, sfacciatamente e senza alcuna vergogna chiamata “il partito del popolo”, credo sia l’inizio del suo declino politico, di un lungo decennio monopolizzato dal campione dell’imprenditoria all’italiana, quella che ha creato una immensa ricchezza con gli agganci governativi, i capitali occulti, i paradisi fiscali.
Seppure egli continui ad estorcere il consenso poiché è il padrone di uno sterminato esercito di famiglie che direttamente e indirettamente dipendono dalle sue aziende, l’effetto ipnotico dei suoi mass media sulle classi sociali italiane (in particolare sulla imprenditoria furba ed eslege) si è considerevolmente attenuato.
Berlusconi, quando entrò in prima persona nell’agone politico, raccoglieva gli orfani di un elettorato imbevuto dei valori fasulli di un craxismo praticone e ladresco, nonché di una Democrazia Cristiana che fu la principale responsabile dell’imbarbarimento e dell’omologazione antropologica del popolo italiano. Come giustamente affermava il compianto Pasolini negli anni Settanta del Millenovecento, la Democrazia Cristiana doveva essere processata non tanto per i suoi reati politici ma per quelli etici.
Nel 1994, allorché Berlusconi fondò Forza Italia, era ancora vivo l’humus democristiano. Oggi, fortunatamente, quell’insano connubio tra potere temporale e spirituale, si è disperso in diversi partiti.
Ma tredici anni dopo la creazione di una partito aziendale come Forza Italia, qual è stata la necessità da parte dello “psiconano” (appellativo della satira) di fondare un nuovo partito?
La strategia politica berlusconiana si basa su due fattori: le incantatorie espressioni linguistiche (“fondare un nuovo partito”, “partito del popolo”), l’occupazione permanente dei mass media per diverse settimane o mesi con questa cosiddetta novità, in attesa della vera novità, o meglio soluzione extra partitica, extra democratica, che riporti la bilancia del potere dalla sua parte.
Berlusconi sa bene che è finita l’armonia con i suoi principali alleati del centro destra, Fini e Casini.
Entrambi sono stufi di fare i delfini a vita e giustamente pretendono la leadership del centro destra, che il padrone di Forza Italia non vuole assolutamente cedere. Per il Berlusca la politica non è altro che una estensione del suo personale potere economico. Lasciare lo scettro del comando a Fini o Casini sarebbe una sconfitta psicologica più che politica. In lui morirebbe per sempre il narcisistico mito del patron d’Italia, del premier che è stato capace di fininvestizzare il popolo italiano, la più grande personalità economica e politica a cavallo tra la fine del Novecento e gli inizi del Duemila.
Il popolo italiano! Un feticcio linguistico, un fantasma antropologico, un enigma di collettive patologie… qualcosa che non esiste più. L’azzeramento dei caratteri popolari autentici, dei valori della civiltà contadina, del suo immenso patrimonio culturale, tramandato e selezionatosi attraverso i millenni (che ha avuto una accelerazione proprio dopo la morte di Pasolini), ha spianato la strada da una parte agli ipocriti valori cattolici, dall’altra ad un pragmatismo senza pietas delle formazioni politiche. Lo stesso partito dell’Italia dei Valori, creato dal dinamismo etico di un magistrato messo alle corde dal potere di Berlusconi e quasi costretto ad entrare in politica per poter continuare il lavoro di pulizia nelle istituzioni, rischia di impantanarsi nella quotidiana mediazione e nell’incessante trasformismo partitico. Machiavelli ci insegnò che il fine giustifica i mezzi, ma nella politica odierna mi pare che i mezzi finiscono sempre per tradire i fini, ossia gli ideali.
Berlusconi, che non ha mai avuto ideali e ha fatto sempre una politica dei mezzi, col fine di salvaguardare e potenziare i propri interessi personali, sta giocando la sua partita decisiva. La corsa del Partito Democratico e di Alleanza Nazionale verso il centro, o meglio verso l’accaparramento dei ceti abbienti, lo ha spinto a fare l’operazione contraria: correre verso i ceti meno abbienti, verso quegli strati di piccola borghesia impoveritasi con l’avvento dell’euro. Dopo aver compiuto il primo passo con il proclama di una rivoluzione nominale, quali armi strategiche, quali lusinghe, quali sirene illusorie userà per carpire la fiducia del cosiddetto popolo italiano? Lo scopriremo nelle prossime settimane. Per ora cerchiamo di far capire a quegli italiani creduloni che il nuovo partito di Berlusconi di nuovo ha solo il nome, e il partito del popolo non appartiene al popolo ma è suo personale, il cavallo di Troia per entrare nel territorio del centro sinistra e continuare a tenere il banco della politica italiana.

Anonimo ha detto...

L'ITALIA AGLI OCCHI DELLA STAMPA STRANIERA
Berlusconi continua con la sua battaglia per mandare a casa Prodi e il suo Governo. L'ex primo ministro italiano e attuale capo dell'opposizione guida la campagna del suo partito, Forza italia, per anticipare le elezioni previste nel 2011. Il magnate assicura che, per il momento, sono state giá raccolte in tutto il Paese 3,7 milioni di firme. La campagna anti-Prodi, che comprende lo slogan "una firma un euro", ha giá raccolto 712 euro. E' chiaro che non tutti i firmatari mettono mano al portafogli.
El Mundo, Spagna

Anonimo ha detto...

Pinna sta storia di fare un nuovo partito per mandare a casa i parrucconi ( a parte il fatto che fossi in te mi sarei offeso) della politica fa ridere tutti persino gli alleati del piccolo nano pelato che oggi gli hannosegato le gambe rendendolo ancora più piccolo nella conferenza stampa doppia.
Il centrosinistra era in crisi se continuate così riuscite a farli vincere un'altra volta
nano nano vacci piano
nano nano la tua mano

Anonimo ha detto...

PINNAAAAAAAAAAAA MA POSSIBILE CHE NESSUNO SCRIVE SU STO CAZZ DI BLOGGGGSSS?
MA NON PUOI PUBBLICIZZARLO UN PO TRA GLI ISCRITTE DEL TUPOI GRUOUP OLD FASHIONS???

Anonimo ha detto...

PINNAAAAAAA
DICCI QUALCOSA SULLA SIGNORINA TRECIME DETTA ANCHE ROTTELMAJER CHE AIN QUEL DI canTU' COMINCIA A SCALPITARE PERCHE' FINALMENTE ANCHE LEI SI STA ACCORGENDO CHE IN CAMPA L'HANNO PRESA PER IL CIUL..

Anonimo ha detto...

UELLLAAAA PINNI DUE TE SET FINIT?
RACCONTACI NOVITA' SUL CASO RINALBIN DAI NON TENERTI TUTTI I SECRETONI PER TE. IL PANETTONE LO MANGIANO A CASA O AL BASSONE?

Anonimo ha detto...

Otto milioni di firme ? You Tube svela i trucchi di Silvio
Giovedì, 22 novembre 2007

Nell'era di YouTube nemmeno il voto è più un segreto. Per esempio se uno ha votato la petizione di Silvio Berlusconi per «mandare a casa» il governo Prodi può vantarsene personalmente su YouTube con gli amici. Ma l'auto denuncia non è sempre fine a se stessa. Non se a votare sul sito Rivotiamo.it, messo a disposizione dall'ex Forza Italia per raccogliere le firme online, non è l'autore del post in persona, ma il postatore sotto mentite spoglie.

Il video in questione non denuncia il fatto che sul sito di Forza Italia si potesse votare più volte o con un nome falso. La cosa che YouTube svela attraverso l'esperimento di bluigor è che se le mentite spoglie sono quelle di una «Smantah Sessantanove» qualunque il nome non viene riconosciuto dal programma del sito e quelli di Rivotiamo.it si affrettano a rinominare la votante con un nome più adatto, che so Luisa Montuori.

Ma se le spoglie sono quelle di Licio Gelli o di Totò Riina il programma riconosce il votante e ringrazia. «Grazie per aver votato Licio Gelli». «Grazie per aver votato Totò Riina», anche se l'indirizzo mail di quest'ultimo, mafia@cosanostra.pa non è meno plausibile del nome della suddetta Samanta con l'acca.

È chiaro che il sito si accerta di epurare l'elenco delle firme da quelle false e tendenziose. È il caso del presidente della Camera Fausto Bertinotti il cui voto va a sommarsi agli altri ma solo dopo un cambio di nominativo. Bertinotti (bluigor) vota e Nicola Vitale viene ringraziato.

Come dimostra il video test di YouTube non sono ammesse interferenze sabotatrici della sinistra né falsi votanti. Cambiando il nome degli addendi, però, il risultato non cambia. I votanti contro il governo Prodi oscillano tra gli otto e i dieci milioni. Riina e Gelli compresi.

Le risposte al post di bluigor su YouTube sono numerosissime e arrivano a valanga sia dai sostenitori di Berlusconi che dagli oppositori.

Un video spiega quale sia il meccanismo secondo cui agisce l'epurazione berlusconiana in termini informatici. Altri spiegano che tanto su tutti i siti di voto online succede più o meno la stessa cosa. Poi c'è chi va a pescare le liste per spiegare che non sempre il sistema di Rivotiamo.it riesce ad eliminare i nomi «noti» o quelli di personaggi morti e sepolti con tutta la gloria.

E allora scopriamo che nella lista dei votanti al numero 91.700 c'è il sig. aadassa sasasas, al posto 92.091 il sig Ignazio Ufigghiu, al 83.133 il gen. Armando Diaz. Invece Gustav Klimt ha votato un po' in ritardo rispetto al generale e ha dato il suo dissenso al governo Prodi solo come 83.570esimo. Totò Riina c'è, al 174.955esimo posto.

Alessia Grossi

da www.unita.it

Anonimo ha detto...

Uella Pinna, stai contando le firme?? Attento che per Mago Zurlì la firma vale una sola volta... ah no lui è mago, può firmare due volte.

Anonimo ha detto...

pinna mi sa che avete finito di ridere.
eravate ad un passo da farvi una bella scorpacciata di mortadella che in alcuni posti chiamano mortazza
ed invece il bel cavaliere mascherato che continui a lodare imperterrito ne ha sparata un'altra delle sue.
le prossime elezioni?
le vince il pd, senza ombra di dubbio

Anonimo ha detto...

E dopo la mortazza dei maritozzi con la panna... anvedi! :-)