Il blog della Libertà,dei giovani non comunisti,dei giovani federalisti e cattolici per il partito unitario del centrodestra

sabato 28 luglio 2007

Liberalizzazioni: il deludente bilancio della ''lenzuolata'' di Bersani

E’ passato un anno dalla prima “lenzuolata” di liberalizzazioni voluta dal ministroPierluigi Bersani: se ne può fare un bilancio? Credo di sì, e temo anche sia un bilancio deludente. Per due diversi ordini di motivi. In primo luogo, le “liberalizzazioni” hanno accompagnato uno dei più drastici aumenti della fiscalità nella nostra storia recente. Per cui, il loro impatto, quale che sia, non ha potuto essere valutato autonomamente: ma esse si sono inserite in un quadro nel quale lo Stato ha deciso di sottrarre più risorse ai cittadini, andando così a vanificare ogni spinta all’affrancamento dell’economia da vincoli burocratici. Se Bersani abolisce le distanze minime fra negozi, stimola la nascita di nuovi esercizi. Ma se, con l’altra mano, Visco inasprisce le tasse, e quindi diminuisce il reddito a disposizione degli individui, e di conseguenza i quattrini che i “cittadini-consumatori” possono decidere di risparmiare o spendere, diventa difficile che i nuovi esercizi commerciali abbiano molti clienti.

In seconda battuta, le liberalizzazioni di Bersani hanno talora riguardato realtà con impatto marginale sul PIL (il pur meritorio allargamento – specialmente per le Coop… - dei circuiti distributivi dei farmaci da banco), e talvolta invece si sono rivelate non affrancamento da vincoli di tipo burocratico, quanto l’immissione nella già complessa legislazione italiana di nuove regole. Regole pensate per “tutelare il consumatore” ma fatte in modo tale da diventare un costo per le imprese e, dunque, alla lunga un costo per lo stesso consumatore finale.
Non ne voglio al collega Bersani per essersi, diciamo accanito, sugli elettori di parte avversa. Notai ed avvocati fanno resistenza meno tenace dei sindacati, e capisco bene che uno liberalizzi sì, ma senza intaccare le proprie risorse di consenso. Non mi sta bene, ma è la politica. Politica del marketing. Politica come oppio dei popoli però! Il problema è che talora il buon ministro ha posto mano al mercato non pensando “da liberista”, come pure si presenta, ma da “regolatore”. Da persona convinta, insomma, che l’unico mercato che non fallisce è quello che si comporta come piace a lui!

L’Istituto Bruno Leoni, combattiva enclave di liberisti pugnaci, guidati dal giovane talento Alberto Mingardi, ha cercato di mettere ordine nel dibattito con un “Indice delle liberalizzazioni”, presentato a Milano la settimana scorsa. L’Indice prende in considerazione mercato del lavoro, professioni, energia, gas, tlc, poste, trasporto ferroviario e trasporto aereo. L’Italia viene paragonata, per ogni settore, al Paese europeo più liberalizzato, che prende un punteggio di 100, sul quale viene “graduata” la nostra situazione. La sufficienza la prendiamo soltanto in due ambiti: quelli della elettricità, e del trasporto aereo. Nel resto, navighiamo in una aurea mediocritas: siamo liberalizzati, secondo l’IBL, solo al 52%. Sono questi i grandi nodi cui mettere mano: le poste, ancora monopoliste. Le tlc, gravate da una regolazione restrittiva e da interventi politici strabordanti (basti pensare al caso Telecom). Il gas, nel quale manca a tutti il coraggio di separare la rete di distribuzione dal monopolista Eni. Il trasporto ferroviario, liberalizzato a parole. Il mercato del lavoro, ancora ingessato perché la legge Biagi non solo non è stata completata, ma viene addirittura messa in discussione. Sono queste le sfide vere con cui deve misurarsi chiunque voglia cambiare il futuro dell’Italia. Vale, oggi, per il centrosinistra. Ma varrà presto, credo, di nuovo per noi.

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Alessio, passato bene il week end??
Quando pubblichi delle notizie, abbi la cortezza di pubblicare la fonte.
Una domanda, ma nei cinque anni di crapapelada cosa è stato fatto?? Perchè i risultati del governo attuale devono essere immediati mentre quelli del governo precedente si sono visti solo durante il governo attuale? E se i risultati fossero stati migliori chi ci garantisce ce i meriti non li avrebbe voluti i crapapelada? Cosa ha fatto l'opposizione durante questo governo oltre a lasciare l'aula (ottima rappresentanza del proprio elettorato) e a dire mandiamoli a casa???? Vai Pinna, illuminaci!

Anonimo ha detto...

Pinato, perche non pubblichi anche questa?
Cosimo Mele è un deputato dell'Udc che si è fatto portavoce della tutela dei valori cristiani e della lotta alla droga. Nella notte tra venerdì e sabato si è chiuso in una stanza d'albergo con una prostituta, la quale è stata poi trasportata in ospedale per una overdose di cocaina.
Il parlamentare ammette di aver tradito la moglie, ma si difende assicurando che non sapeva di essere finito con una prostituta. Tesi smentita dalla donna, la quale dichiara che è stata pagata per le sue prestazioni. Mele - che ha rassegnato le dimissioni dal partito centrista - dice anche che per tutta la notte non ha visto droga. Gli italiani dovranno fidarsi della sua parola e forse lo faranno, ma certamente prenderanno un po' meno sul serio le sue battaglie per la difesa dei valori della famiglia.

Tratto da centomovimenti.com

Anonimo ha detto...

mamma mia come siete acidi

Anonimo ha detto...

VERGOGNAAAAAAAAAA!!!!! ALTRO CHE FAMILY DAY!!!!!!

Coca, sesso e Udc
www.beppegrillo.it

Casini respinga le dimissioni di Cosimo Mele. Il primo deputato che si è dimesso per essere andato a puttane è un eroe. Invece di rubare, estorcere, mentire, corrompere ha soltanto ceduto ai piaceri della carne. Guardatelo in faccia. Uno così aveva bisogno assoluto di scopare. Due squillo e un po’ di coca all’hotel Flora sono il minimo sindacale.
Mele va tutelato. Ha difeso in passato “la nostra identità cristiana” e ha chiesto che fossero messi alla berlina i deputati cocainomani. Ha voluto sperimentare, vedere, toccare di persona. Lui c’entra, ci è entrato. Chi è senza puttana scagli la prima pietra.
Cosimo, 50 anni, lo ha ammesso: “E’ stata un’avventuretta di una sera”. Casini che vuole un test sui parlamentari per la droga avverta prima i suoi per non creare inutili imbarazzi. Se la casa di tolleranza delle libertà è per il family day, questo episodio ne rafforza i principi.
Il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, ha infatti commentato: "La vita del parlamentare è dura se fatta seriamente, ricca di impegni fuori casa, con tanti giorni da solo a Roma...". Umana comprensione, ed è giusto così. I familiari dei nostri dipendenti dovrebbero raggiungerli a Roma. Ricongiungersi, anche carnalmente a spese del contribuente. E tra una seduta parlamentare e l’altra andrebbe facilitata la scopata in famiglia. Con delle stanze attrezzate per l’occasione con una gigantografia dello psiconano e le cinque badanti sulle ginocchia.

Anonimo ha detto...

SVERGOGNATI!!!!

Anonimo ha detto...

Il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, ha infatti commentato: "La vita del parlamentare è dura se fatta seriamente, ricca di impegni fuori casa, con tanti giorni da solo a Roma..."

CESA MA VAI A .......

VERGOGNA!!!!!!

Anonimo ha detto...

PARLAMENTARI PUTTANIERI
FACCIAMO PIAZZA PULITA
8 SETTEMBRE V-DAY


WWW.BEPPEGRILLO.IT
Il dibattito sulla legge popolare "Parlamento Pulito" prosegue. 195 parlamentari hanno risposto al sondaggio. Sono in maggioranza d'accordo con la non eleggibilità dei condannati e con il voto di preferenza. Il limite di due mandati però non lo mandano giù. Preferiscono un vitalizio. Ho preparato un documento (scaricatelo) con grafici, commenti e tutte le risposte. Vi consiglio di leggerle Sono illuminanti. Sia quelle favorevoli che quelle contrarie.
Il V-day si terrà nelle piazze d'Italia. Io sarò a Piazza Maggiore a Bologna.
Ci saranno molti amici: musicisti, scrittori, artisti, persone che vogliono bene all'Italia. Sarà una maratona. Inizieremo nel tardo pomeriggio e finiremo in serata. Vi comunicherò gli orari.
A Bologna, come in tutte le piazze, ci sarà la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare "Parlamento Pulito".
I gruppi dei meet up organizzeranno dei punti di raccolta e delle manifestazioni locali a cui il blog darà il massimo risalto.
Ragazzi, se anche una parte dei nostri dipendenti ha capito che bisogna usare la ramazza in Parlamento, allora è fatta. 50.000 firme per ripartire. V-day. V-day. V-day.

Anonimo ha detto...

PINPINNATO LEGGI IL SONDAGGIO SUL BLOG DI BEPPE GRILLO E POI DICCI LA TUA

Anonimo ha detto...

L'8 settembre sarà il giorno del Vaffanculo day, o V-Day. Una via di mezzo tra il D-Day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta. Si terrà sabato otto settembre nelle piazze d’Italia, per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi politici blindati nei palazzi immersi in problemi “culturali”. Il V-Day sarà un giorno di informazione e di partecipazione popolare.
Beppe Grillo

Anonimo ha detto...

L'8 settembre sarà il giorno del Vaffanculo day, o V-Day. Una via di mezzo tra il D-Day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta. Si terrà sabato otto settembre nelle piazze d’Italia, per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi politici blindati nei palazzi immersi in problemi “culturali”. Il V-Day sarà un giorno di informazione e di partecipazione popolare.
Beppe Grillo

Anonimo ha detto...

EHI PINATO ANDIAMO INSIEME AL V DAY????

Anonimo ha detto...

SI DAI ORGANIZZIAMO UN BEL PULMAN CHE PARTE DA ALSERIO.

Anonimo ha detto...

IL CESARONE NAZIONALE SI E' DIMESSO.
ALE OH OH
ALE OH OH
ALE OH OH
A CASA ANCHE TUTTI GLI ALTRI CONDANNATI!!!

Anonimo ha detto...

CHI TI HA DATO QUESTI DATI?
BRUNETTA???
AH AH AH IH IH IH IH

Anonimo ha detto...

MA SCRIVETE UN PO DI CALCIO E DI DONNE ANCZICHE' PENSARE SEMPRE ALLA POLITICA.

Anonimo ha detto...

SE FATE IL PULMAN CHE PARTE DA ALSERIO PRENOTIAMO 10 POSTI.
DAI PINATO FATECI SAPERE

Anonimo ha detto...

Il cesarone ha comunicato:" Mi dimetto anche se sono innocente", se fosse stato colpevole sarebbe rimasto come Dell'Utri??

Anonimo ha detto...

MENO TASSE SOLO PER I RICCHI

Con la riforma fiscale del governo Berlusconi tasse ridotte solo ai ricchi

La riforma fiscale del governo Berlusconi aumenta le tasse a chi ha redditi più bassi e le diminuisce a chi ha redditi più elevati: il lavoratore medio italiano con un reddito lordo annuo di 30 milioni di lire pagherà 900.000 lire di tasse in più all'anno! chi invece ha un reddito lordo di 100 milioni si vedrà aumentare la sua retribuzione annua di più di 8.000.000 di lire!!!.
La riforma fiscale del governo Berlusconi rivoluzionerà le aliquote Irpef attualmente in vigore, sostituendole con due sole aliquote:

* 23% per i redditi fino a 100.000 euro
(circa 200 milioni di lire)
* 33% oltre il suddetto importo.

Ecco i risultati della riforma ( basta una semplice calcolatrice non serve il commercialista Tremonti!!! ):
REDDITO
IN LIRE IMPOSTA IRPEF
ATTUALE IMPOSTA IRPEF FUTURA DIFFERENZA
DA PAGARE
20.000.000 3.600.000 4.600.000 + 1.00.000
25.000.000 4.800.000 5.750.000 + 950.000
30.000.000 6.000.000 6.900.000 + 900.000
35.000.000 7.600.000 8.050.000 + 450.000
40.000.000 9.200.000 9.200.000 0
50.000.000 12.400.000 11.500.000 - 900.000
100.000.000 31.200.000 23.000.000 - 8.200.000
135.000.000 44.850.000 31.050.000 - 13.800.000
200.000.000 74.100.000 46.000.000 - 28.100.000
500.000.000 209.100.000 112.000.000 - 97.100.000

Se ancora non ti è chiaro il concetto, il lavoratore medio italiano con un reddito lordo annuo di 30 milioni di lire pagherà 900.000 lire di tasse in più all'anno !
Chi invece ha un reddito lordo di 100 milioni si vedrà aumentare la sua retribuzione annua di più di 8.000.000 di lire!!!
Il POLO DELLE LIBERTA' sta' spennando il "POLLO" che l'ha votato !!!!!!!!!!
Meditate gente ......
Sul sito di Forza Italia questa notizia viene definita una "bufala" e cercano di spiegarla in questo modo:

I dati presentati non tengono volutamente conto del sistema delle deduzioni e delle detrazioni per il coniuge, i figli, gli anziani e i disabili e, soprattutto, non prendono in considerazione la no tax area.
La no tax area indica quella parte del reddito non soggetta ad alcuna tassazione e serve proprio a garantire che chi ha il reddito più basso paghi meno tasse possibile o addirittura non ne paghi per nulla.

MORALE: E' vero che i ricchi pagano molto meno di prima (questo non viene smentito), ma è anche vero che abbastanza poveri pagano meno o non pagano.
Per cui da chi prende i soldi lo stato per garantire i servizi ai cittadini ?
E' vero che cercano di non aumentare le tasse direttamente, ma nell'ultima finanziaria hanno tagliato i trasferimenti dell'Irpef agli Enti Locali del 20% medio. Per cui i Comuni hanno 2 scelte: o tagliano i servizi ai cittadini, o aumentano le imposte locali (ICI, Tassa rifiuti, Irap, etc...).

GRANDI ECONOMISTI IN QUESTO GOVERNO !
TANTO CHI LO PRENDE IN QUEL POSTO SONO SEMPRE QUELLI CHE HANNO POCHI SOLDI E TROVANO DIFFICILE ANDARE AVANTI !

Anonimo ha detto...

BAZZECCOLE! Le tasse sn stati diminutiti in base al reddito a seconda del reddito...piuttosto chiediti se la finanziaria del governo Prodi le ha aumentate a tutti meno che ai ricchi!

Alessio Pinato
Presidente OLD

Anonimo ha detto...

STANNO TENTANDO DI RIDURRE IL PREZZO DELLA BENZINA. QUESTO IL CAPO PELATO NON LO HA MAI FATTO.
VI BRUCIA EHHHHHH......